2013 / 2014


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I.W. Club Trieste PHF - Visita al Museo della Comunità Greco-Orientale

Il primo incontro di aprile, cui hanno partecipato numerose socie, è stato dedicato alla visita del nuovo Museo della Comunità Greco-Orientale, intitolato alla memoria di Costantino e Mafalda Pisani e inaugurato lo scorso 31 gennaio. La visita è iniziata con un rapido percorso attraverso la Chiesa della SS.Trinità e San Nicolò, accompagnata, in sottofondo, dal suggestivo canto pasquale “dello sposo” (“Beato colui che il Signore troverà sveglio”). Al Museo, attiguo alla chiesa, ci ha fatto da guida il Prof. Antonio Sofianopulo, pronipote di Cesare Sofianopulo, pittore molto noto, non solo a Trieste. Il Museo ospita una raccolta di opere provenienti da donazioni, lasciti e da acquisti. Nella prima metà del Novecento diverse opere formavano una pinacoteca che costituì la base intorno alla quale si è formato l'attuale museo. Molto bella è la parte delle opere sacre ortodosse con una serie di icone dal XV al XX secolo provenienti dall'area greca a quella delle isole dell'Egeo, dello Ionio, di Creta, a quelle russe, slave, medio-orientali, a quelle suggestive realizzate dai monaci del Monte Athos o tra Veneto e Trieste da pittori greci. Tra i vari oggetti, un monumentale Epitaffio dell’800, in legno dorato intagliato, che viene esposto durante i riti della Settimana Santa e un prezioso Ciborio che rappresenta la tomba di Cristo e che viene esposto ogni Giovedì Santo. Significativa la sezione dedicata ai personaggi greci che vennero a Trieste fondando traffici e banche, contribuendo così allo sviluppo della città e dell'impero austro-ungarico. Troviamo i ritratti di Ambrogio di Stefano Ralli (ritratto da Eugenio Scomparini) con accanto i ritratti del figlio e della figlia, sposa di Alessandro de Manussi ricordato come benefattore del Burlo Garofalo e qui ritratto da Antonio Lonza e poi Costa, Galatti, Economo e Giovanni Costantinides, Direttore dell’Ospedale Psichiatrico di Trieste, padre di Giorgio, marito della nostra socia fondatrice Fulvia Costantinides. Una nuova perla si è aggiunta alla già ricca realtà museale triestina.