2013 / 2014


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I.W. Club Brescia Sud PHF - Visita alla Mostra 'Moretto, Savoldo, Romanino, Ceruti 100 capolavori dalle collezioni private bresciane'

Abbiamo visitato con molta curiosità la mostra a Palazzo Martinengo, ricca di capolavori provenienti da quadrerie nobiliari e caveaux privati. Si apre con il Polittico camuno del Paroto, seguono le opere di Moretto, Savoldo, Romanino, Ceruti, Celesti, Rosi ed altri autori tra il ‘400 e il ‘700, autori inclini al realismo, inteso “come inquietudine spirituale davanti alle asprezze della realtà”, alcuni inediti come il “Sansone e Dalila” di Celesti e “ S. Sebastiano curato da S. Irene” del fiorentino Rosi: un’occasione eccezionale, ideata dal giovane Davide Dotti e da prestigiosi studiosi nel comitato scientifico tra cui J. Spike, Mina Gregori, P. Rosenberg. Alcune opere stanno già facendo discutere come il ritratto della Contessa Sacchetti Caprara di Crespi, alcuni dipinti attribuiti al Todeschini o i pitocchi del Romani antecedenti di 20 anni rispetto a quelli del Ceruti. Curiosità hanno suscitato la pittura di genere, le “bambocciate” di Bocchi e Albrici; molta ammirazione per la bella sala dedicata al Pitocchetto con i famosi “Portaroli che giocano a carte”, “ La spillatura del vino”, “ Donne che lavorano”. Oggi una parte della critica parla del “modello Brescia” applicato all’arte, alla cultura e all’economia. Patria del collezionismo privato sin dal’400, oggi “fa sistema” come una città d’arte: basti ricordare il complesso museale di S. Giulia, i resti romani, l’arte contemporanea in Gallerie prestigiose, molte collezioni private, la prossima restituzione della Pinacoteca Tosio Martinengo, la mostra permanente a Concesio della Collezione Paolo VI. Simpatico e di buon gusto l’ “apericena” ai Macc de le ure per stare insieme in armonìa.