2012 / 2013


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IW Verona - Visita all' Isola di S. Lazzaro degli Armeni

Domenica 12 maggio 2013 è stata una giornata magica, abbiamo avuto un sole splendido tutto il giorno, da portare gelosamente nel cuore. Luisa (che ha organizzato l’evento), alcune socie e un gruppo di amici sono partiti da Verona con il treno delle ore 7,59 con arrivo a Venezia alle ore 9,10. Là ci aspettavano Francesca e i suoi amici veneziani ed insieme, con un taxi tutto per noi, ci siamo imbarcati per l’Isola di San Lazzaro degli Armeni. Durante il tragitto, abbiamo avuto la fortuna di vedere nel Bacino di San Marco, le barche pronte per la partenza del Corteo Acqueo della Sensa (Ascensione), regata storica molto importante. L’isola di San Lazzaro, situata nella laguna di Venezia, tra San Marco e il Lido, ospita una delle più importanti comunità armene d’Italia e del mondo intero. L'isola venne donata nel 1717 dalla Serenissima all’Abate Mechitar, fuggito da Modone, quando la Morea, già possedimento veneziano, fu invasa dai Turchi. Eravamo attese dai Padri e dalla guida, per iniziare la visita del chiostro, della Biblioteca, del Museo e di tutto il complesso, tutto molto interessante. L'Isola ci ha incantato con tutti i suoi colori ed il profumo intenso delle rose, che vengono anche coltivate per la marmellata di petali di rosa, che i Padri preparano in questo periodo. Alle ore 11 abbiamo assistito alla Santa Messa, che ci ha affascinato per il rito e l'intensità della preghiera. Abbiamo avuto il privilegio di poter pranzare sull'Isola ed essendo una magnifica giornata di sole, i padri armeni ci hanno preparato un’ottima, semplice colazione in giardino in mezzo alle rose, con vista sulla laguna e sul Lido. Abbiamo anche assaggiato i meravigliosi carciofi coltivati nel loro orto… e la famosa marmellata di rose. L'accoglienza, le meraviglie e tutto il resto rimarrà un ricordo indelebile. Fra' Giorgio, un giovane novizio, originario della Georgia, ci ha detto nel suo italiano ancora un po’ incerto “Sono molto contento anch’io che siate rimasti contenti, così che volete ancora ritornare. Ma non dimentichiamo che questo è un dono da parte di Dio che ci dona di aver passato una giornata meravigliosa che vi spinge ancora di ritornare, e questo significa che dobbiamo ringraziare a Lui, al Signore per questo dono. Noi siamo solo i suoi servi e non di più, che dobbiamo lavorare nel Suo giardino.” Nel pomeriggio, fra' Giorgio ci ha portati a vedere il cimitero e il piccolo museo della stampa dove sono esposte le macchine più antiche della famosa, e ormai chiusa, tipografia dell’isola. Alle ore 16 il nostro motoscafo è venuto a prenderci e dopo un ultimo saluto ai nostri ospiti armeni siamo ripartiti per la Stazione e poi per Verona.