2012 / 2013


<< torna all'elenco

IW Venezia - ''Barbara Campanini: vita di una ballerina tra Rosalba Carriera, Federico di Prussia e Voltaire'' Conversazione con la Prof.ssa Ileana Chiappini di Sorio

All’Ateneo Veneto coinvolgente ed appassionante conferenza della Prof.ssa Ileana Chiappini di Sorio, illustre e nota storica dell’arte, docente all’Università di Ca’ Foscari e socia onoraria del nostro Club. La sua è una vita dedicata allo studio del patrimonio artistico di Venezia. Poco nota è la vita di Barbara Campanini (1721 -1799), la cui storia avventurosa e interessante - documentata dalle relazioni dell’Archivio di Stato di Venezia - sembra un romanzo di Dumas o di Flaubert e la cui bellezza è stata immortalata da un ritratto e da una miniatura di Rosalba Carriera, importante pittrice e ritrattista del Settecento. Barbara Campanini, detta la Barberina, è una straordinaria figura di ballerina classica che introdusse nella Parigi di Luigi XV, a Versailles e Fontainebleau il virtuosismo tecnico, la grazia, l’espressività e la leggerezza tipici dello stile italiano. Acclamata in tutta Europa, fu notata da un inviato di Federico II di Prussia che la ingaggiò con un contratto incredibile al nuovo teatro nazionale di Berlino. Il successivo rifiuto di Barberina di onorare il contratto e la sua fuga a Venezia provocarono la reazione di Federico che coinvolse le Cancellerie e le Corti europee. Il Consigliere del re di Prussia si rivolse al Maggior Consiglio della Serenissima, interessando anche le ambasciate di Francia e di Spagna. I Savi veneziani temporeggiarono per non contrastare apertamente Austria e Prussia. Senza troppi indugi, Federico II fece rapire la ballerina mentre usciva dal Teatro Grisostomo (odierno Malibran). Anche a Berlino Barberina entusiasmò gli spettatori ed ottenne i favori del re che, notoriamente misogino e poco prodigo nei confronti degli artisti, fu conquistato non solo dalla bellezza e dalla bravura, ma anche dall’arguzia e dall’intelligenza della ballerina. Al suo successo come danzatrice non fu da meno quello che riscosse come donna. Gli articoli scandalistici delle Gazzette riportano che accordava i suoi favori a parecchi corteggiatori: la sua fortuna aumentava di giorno in giorno nel teatro e nella vita privata. Barberina accoglieva nel suo lussuoso appartamento un salotto letterario in cui s’incontrava un’élite intellettuale internazionale, tra cui Voltaire, Algarotti e lo stesso Federico II. Fu una donna libera, amante dell’arte, che visse una vita intensa a contatto con i grandi del secolo dei Lumi. Dopo il suo matrimonio col Barone Cocceji, la coppia fu esiliata a Potsdam, in Slesia, ma l’unione si concluse col divorzio. Barberina chiese ed ottenne il titolo di contessa in cambio dell’impegno dei suoi beni nella fondazione di un istituto per le nobili povere della Slesia. Compito che assolse con tenacia e serietà fino alla sua morte. La Presidente Manuela Rizzoli ha espresso affettuosamente alla Prof.ssa Chiappini la gratitudine sua e del Club per la conferenza davvero avvincente: il nostro Club è veramente orgoglioso di annoverarla tra le sue socie onorarie.