2007 / 2008


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IW Peschiera e del Garda Veronese - Sul Baldo con il Rotary

L'Inner Wheel ha accolto con grande piacere l'invito del Rotary Club di Peschiera per una serata cultural-gastronomica sul monte Baldo. La giornata caldissima ed afosa ha forse contribuito alla fuga dalla città, ma certo è che tutti gli amici che si sono ritrovati a Novezza non sono certo rimasti delusi. Oltre ai soci del Rotary Club di Peschiera, erano presenti molte signore dell'Inner Wheel e moltissimi ragazzi del Rotaract, tutti attirati, oltre che dalla piacevole compagnia, anche dallo splendido programma della serata. Abbiamo iniziato dalla visita guidata all'Orto Botanico del Monte Baldo a Novezza, che è conosciuto con il nome di "Hortus Europe" data l'importanza e la varietà delle specie presenti sulle sue pendici. Fin dal sedicesimo secolo il Monte Baldo era noto ai botanici per la ricca flora spontanea e per la grande varietà di piante officinali, ricercate dagli speziali perché ritenute dotate di portentose virtù. Capostipiti delle ricerche botaniche sul Baldo furono quindi i ricercatori di piante officinali, primi fra tutti Francesco Calzolari (1522-1609) e Giovanni Pona (1565-1630), entrambi veronesi. Non poteva certo mancare l'intermezzo gastronomico ed infatti dopo la bellissima passeggiata nell'orto botanico, siamo stati accolti per la conviviale dal Rifugio Novezzina che si trova a pochi metri di distanza. Saluti, ringraziamenti ed un menù di tutto rispetto hanno allietato la serata, ma ci aspettava ancora una nuova e forse più esaltante esperienza: la visita all'Osservatorio Astronomico del Monte Baldo. Dal ristorante ci siamo incamminati al buio, rischiarati solo da una falce di luna, lungo un sentiero attorniati da mucche sdraiate sull'erba per il loro riposo notturno, ma per fortuna non infastidite dalla nostra presenza. Siamo stati accolti da un gruppo di astrofili molto gentili, ma soprattutto molto preparati, che ci hanno introdotto ,attraverso filmati e diapositive, nel mondo fantastico delle stelle, dei pianeti, delle comete, delle meteore e di tutti i moltissimi corpi celesti che popolano l'infinito. Ma il bello doveva ancora arrivare. Finita la lezione teorica, siamo usciti "A riveder le stelle", come diceva il Sommo Poeta. La serata era limpidissima e abbastanza buia e, con l'aiuto dei nostri espertissimi maestri, abbiamo visto cose straordinarie: i due lunghi bracci della Via Lattea, l'Orsa Maggiore e la Minore, la Stella Polare, il pianeta Giove, la costellazione del Drago, quella dello Scorpione, dell'Ariete e molte altre bellissime cose. I più fortunati hanno anche potuto ammirare le stelle attraverso uno dei telescopi dell' Osservatorio. Si è conclusa così una serata molto interessante, la prima sotto la presidenza di Giuseppe Giacomelli e se è vero che "Chi ben comincia è alla metà dell'opera" penso che ne vedremo delle belle.