IW Peschiera e del Garda Veronese - 'La percezione dei Valori in una Società Aperta' — Forum Distrettuale con il Rotary
Sabato 9 febbraio si è svolto a Villa Fiorita a Monastier (Treviso) il Forum Distrettuale magnificamente organizzato dalla nostra Governatrice Marialuisa Majer in collaborazione con i Governatori Rotary dei distretti 2050 e 2060. L'argomento "La percezione dei valori in una società aperta" era di per sé molto interessante e lo è risultato ancor di più per merito della moderatrice Tiziana Agostini (che ha saputo coordinare il dibattito con maestria e precisione) e dei validi relatori che ci hanno parlato di argomenti della loro professione. Marialuisa, prima di dare la parola al primo conferenziere, sottolinea che si dovrebbero cogliere i segni del nostro tempo mettendo in evidenza i nostri valori. Il prof. Enrico Berti (docente di filosofia all'Università di Padova) ci ha parlato di come l'etica (cioè l'attività dell'uomo valutabile col criterio di distinzione tra bene e male) sia mutata dall'antica Grecia ai tempi nostri; di come anticamente era costruita sulle virtù, poi sostituita dall'etica religiosa nel medioevo ed infine dall'illuminismo e dal relativismo che, secondo lui, è la fine dell'etica. La dr.ssa Agostini, prima di passare la parola al secondo relatore, ci fa riflettere che bisognerebbe impegnarsi concretamente per la dignità della "persona" in tutto i mondo. Il giudice dr. Carlo Nordico, ci parla di "Etica laica, etica religiosa e legalità" e del rischio che esiste oggi sul relativismo culturale. L'etica laica ha avuto numerosi travagli durante i secoli ed ora è difficile trovare un'etica condivisa e forse sarebbe più facile se si tornasse all'etica religiosa. Parla della scienza che ha raggiunto un notevole sviluppo tecnico, economico, sociale, politico e cita le parole del Papa: "mentre la scienza progredisce non è così per l'etica perché essa è fondata sulla libertà mentre la scienza è fondata sulla materia." Ciò dovrebbe fare riflettere. Ci parla di giustizia che è il rispetto di una società e che si dà attraverso le sue leggi ma fa notare che bisognerebbe sempre distinguere tra legalità e moralità. Il prof. Fabrizio Taroldo (docente di filosofia morale e Biotecnica all'Università Ca' Foscari di Venezia) prende lo spunto dalla relazione del dott. Nordio e parla della scienza contemporanea e della manipolazione della vita e delle nuove sfide per la morale. Ci esorta a cercare nuovi valori come la responsabilità collettiva proiettata al futuro poiché i risultati della scienza moderna non saranno visibili se non lontani nel tempo quindi non sappiamo cosa ci porteranno e che mondo consegneremo ai nostri posteri. Il progresso è inevitabile ma porterà dei quesiti che dovranno essere risolti da nuovi esperimenti e nuove tecniche e solo una società unita in un controllo per far rispettare la dignità umana potrà debellare i grossi problemi che si presenteranno. Il prof. Massimo Donà (docente di Filosofia teoretica all'Università Vita-Salute San Raffaele di Milano) ci stupisce parlando di Arte e Filosofia dicendo che l'artista è un mistificatore: è un creatore di fantasmi che mettono in discussione le cose vere, che è un essere inutile ma che con i suoi lavori ci mette davanti il mistero dell'esistenza. Numerose le reazioni a queste provocazioni! La dott.ssa Agostini ci esorta a fare domande ai relatori: - al dott. Nordio viene posta la questione dell'eutanasia: risponde che non è permessa dalle nostre leggi e si dilunga sulla possibilità di fare il testamento biologico. - Al prof. Berti viene chiesta la definizione di "anima": risponde che sono numerose le definizioni di questo concetto e che secondo lui l'anima è ciò che distingue ciò che nasce con noi ma non muore con noi. E' il principio immateriale della vita, tradizionalmente ritenuto immortale e addirittura partecipe del divino. Tutti i relatori sono stati concordi nel riconoscere la crisi dei valori e ci hanno esortato a riflettere su come possiamo aiutare i giovani a crescere secondo valori morali concludendo che la maniera migliore è l'esempio.