IW Peschiera e del Garda Veronese -'L'Arte delle Donne dal Rinascimento al Surrealismo' Palazzo Reale Milano
Una mostra di sole donne. In genere nelle mostre trionfa il maschilismo. Le donne pittrici sono sempre state guardate con occhi piuttosto critici, nient'affatto indulgenti..... Chissà perché? Incomincia la sfilata di quadri. Lavinia Fontana (1595) ci porta in casa di una gentildonna con una bimba adorabile e, giustamente, se la guarda compiaciuta. Sofonisba Anguissola ci fa assistere ad una partita di scacchi e poi ci presenta tre bambine, tutte composte, con la governante. Una serie di nature morte di Fede Galizia. Una scena di mercato — piuttosto statica — di Louise Moillon. Franscesca Volò Smiller e Margherita Volò Caffi — quadri insignificanti, ma cornici molto belle. La morte di Cleopatra (1632/34) ci viene proposta da Artemisia Gentileschi assieme ad un altro ritratto di donna, molto bello. Elisabetta Sirani con il suo quadro ci fa ricordare Timodea che uccide il re dei Traci e lo getta in fondo ad un pozzo. Una serie di testine deliziose di Rosalba Carriera. Angelica Kauffmann ci propone Ferdinando re di Napoli e famiglia, composta da sette figli e dai cani. Fulvia Bisi: Turbine. Un quadro bellissimo con un rincorrersi di gialli e di rossi morenti nel raggiungimento del centro che è un circolo nero. E' un quadro che dà l'impressione di essere assorbiti in quel vortice di sole, di fuoco, di forza travolgente. Fa pensare l'autrice in uno stato di grazia, di ebbrezza, nel momento di fissare i colori sulla tela, i quali abbandonandosi alla forza centripeta, la portano ad un appagamento profondo, totale, infinito, quasi sensuale nello sprofondare in quel buco nero come la fine del mondo. Frida Kalo — autoritratto con vestito di velluto (1926). Leonor Fini — Deux personnages. Confesso di non aver capito cosa volesse dire con questo quadro la pittrice. Una Lalla Romano (pare l'unico quadro dipinto) autoritrattasi con veletta nel 1938. E poi alcuni ritratti di Felicita Frai. Concludiamo la nostra giornata milanese svetrinando in Montenapoleone per l'inevitabile shopping.