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'Renoir e il ritratto di Irène Cahen d'Anvers' a cura della Prof. Maria Bonato

Un incontro di alto spessore culturale della serie “Per non perderci di vista”, importanti occasioni organizzate dalla Governatrice per ritrovarci. Moltissime presenze, tra cui la Presidente Nazionale, autorità innerine e socie anche di altri Distretti. Sorprendente l’incontro con la storica dell’arte Maria Bonato, dinnanzi al ritratto di Irène Cahen D’Anvers e delle sorelle Alice e Elisabeth di Renoir, partendo da un assunto fondamentale: la comprensione di un dipinto si disvela attraverso la complessità della storia che l’ha attraversato! Renoir visse la corrente dell’impressionismo: la picture en plein air! Una pittura a contatto con la natura senza alcun filtro di emozioni, privilegiando il colore. Dalle pennellate si sprigiona forte energia emozionale, un canto la cui armonia colpisce occhio ed animo. Il quadro Irène Cahen d'Anvers è un dipinto a olio realizzato intorno al 1879. Un momento travagliato per Renoir costretto ad eseguire ritratti su commissione. Incontrò a casa di un ricco la moglie del banchiere Louise Cahen d'Anvers, che gli chiese di ritrarre la figlia Irène. Lo sguardo è quasi estatico, colmo di sogni, che saranno infranti. Il colore che domina tutta la composizione è il rosso ruggente dei capelli in leggero contrasto con l’oscurità della scena. Blue et rose è del 1881: le sorelle Alice e Elisabeth eleganti posano in abiti sfiziosi. Dai quadri, oggi l’uno a Zurigo, l’altro a S. Paolo, la relatrice ci ha fatto alzare lo sguardo con un panorama storico centrato su due famiglie ebree di banchieri: Cahen ex commercianti di granaglie ad Anversa e i Camondo, banchieri mecenati. Un intreccio interdisciplinare complesso tra la storia dell’arte della belle époque e la storia tragica dell’uomo privato della sua dignità, intreccio di vicissitudini di vite e di tesori dell’arte barattati, persi, rincorsi, persino mercificati. Pennellate di umanità vissuta! Tiziana Rossetto