La Scuola luogo di formazione globale
La Presidente del Consiglio Nazionale” Inner WheeI Italia” Maria Andria Pietrofeso è stata la promotrice del Convegno dal titolo “La scuola luogo di formazione globale” tenutosi in data 27 gennaio 2024, con la partecipazione di relatrici dai curricula di grande rispetto, quali l’Onorevole Rosy Bindi e la Prof.ssa Elisabetta Barone. Dopo i saluti istituzionali e la lettura dei profili professionali ed umani delle relatrici da parte della Segretaria del C.N. Anna Carpignano, la Presidente si è congratulata per la numerosissima partecipazione di socie collegate da tutta Italia, evidenziando la necessità di un cambiamento globale nel campo educativo che, attraverso la cura della cultura e con il coinvolgimento dell’intera società, a partire dalla famiglia sino alla scuola ed alle altre istituzioni politiche e sociali, abbia lo scopo di far “siglare” un patto educativo, con l’attuazione di progetti innovativi all’insegna della “Pace e della Giustizia”, sempre nel rispetto della persona umana. Tocca agli adulti, soprattutto a Noi donne, contribuire al cambiamento nel campo educativo, al fine di debellare la “cultura dell’indifferenza, dello scarto, dello scontro” che oggi caratterizza la nostra società ed a formare i giovani, dando loro speranze concrete per il futuro. Questo impegno dovrà coinvolgere responsabilmente i club a tutti i livelli. Le illustri relatrici sono riuscite ad illuminare, incoraggiare ed indirizzare le socie ad ascoltare i ragazzi, anche i più piccoli a partire dall’età dei 3 anni: dare loro amore, sfidare e superare gli stereotipi che sicuramente incontreranno lungo il loro percorso. La Dirigente Scolastica Elisabetta Barone si è sempre impegnata con passione nel campo educativo, a partire dalla scuola primaria sino alla scuola secondaria superiore. Il suo contributo si è basato sulla formazione e crescita degli studenti, senza trascurare l’interesse per il sociale.
Elisabetta Barone, inoltre, ha rilevato che, in molti casi, nella scuola, non siano state colte le autentiche potenzialità proposte dall’autonomia scolastica e, dunque, l’ampliamento dell’offerta formativa sia stato spesso applicato solo in maniera formale e superficiale. Se fondamentale deve essere la conoscenza della lingua italiana con il corretto significato ed uso delle parole, non meno importante deve essere il raggiungimento di adeguate competenze delle materie fondamentali. Il risultato delle prove INVALSI testimonia la presenza di tali carenze e non ci si deve stupire se nella comunità scolastica il 50% degli alunni non raggiunga neppure il livello 3 che rappresenta l’indice della sufficienza. Gli educatori saranno pronti ad utilizzare l’insieme delle opportunità offerte dalla Riforma con l’inclusione massima per tutti gli studenti. E’ necessario usufruire di una pluralità di metodi educativi che siano adeguati alle esigenze di ciascun alunno, al fine di elevarne il livello di preparazione dal punto di vista scolastico, sociale ed umano. La famiglia è oggi la grande assente nella partecipazione al percorso di crescita formativo dei propri figli, spesso impegnata, esclusivamente, nella cura materiale e non anche intellettuale e spirituale. La scuola stessa punta ad un’educazione di tipo performante e competitivo, con scarso impegno, invece, nell’indirizzare i giovani nel costruire il bene comune. Il piano dell’offerta formativa, integrato con la progettualità didattica, potrebbe apportare visibili miglioramenti anche al grave problema della dispersione. Un’unione di forze ed un apporto extra scolastico di puro “volontariato”, quale quello prestato dalle socie dell’Inner Wheel, aumenterebbe di gran lunga le possibilità di successo.