Visita al Crespi Bonsai Museum San Lorenzo di Parabiago
La nostra è stata un’immersione nel verde a grandezza naturale e in miniatura che ci ha trasmesso una grande emozione. La guida che ci ha accompagnato nella visita al museo ci ha inizialmente parlato della passione nata in Luigi Crespi e in sua moglie per i bonsai (1959), passione che li spinse, vent’anni dopo, a fondare la Crespi Bonsai quando ancora la realtà bonsai era conosciuta da pochi. Col tempo quest’arte si è diffusa mentre la Crespi Bonsai acquistava una posizione sempre più rilevante. Così nel 1991 è nato un museo permanente, unico al mondo, per offrire a tutti coloro che si interessano a questa affascinante coltura orientale la possibilità di ammirare una ricca e preziosa collezione di piante secolari, di libri, di vasi in ceramica che variano dalle forme standard a quelle più originali, alcune perfino adatte a contenere piante dalle conformazioni singolari come quelle a cascata. Dopo ripetuti viaggi e lunghe trattative, i signori Crespi sono riusciti anche ad acquistare e a far collocare nel museo, sotto una grande cupola di vetro, il pezzo più importante e significativo, quello che è il simbolo del Museo: il Ficus Retusa Linn che ha visto avvicendarsi, nella sua lunghissima esistenza, ben mille primavere! Altri esemplari, capolavori artistici, alcuni pluricentenari, sono esposti su tavoli di ardesia che si allineano lungo le pareti. Anche il giardino ci ha conquistato con il suo fascino: per la composizione paesaggistica, per la presenza di bonsai e alberi altissimi in cui il verde, dal più tenue al più brillante e intenso è il protagonista assoluto, punteggiato da qualche macchia di colore degli ultimi fiori dell’estate. La mattinata si è conclusa, in serena armonia, presso il ristorante “Terry”, con alcune carissime amiche del Club di Busto - Gallarate - Legnano – Ticino.