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Maria Brignole Sale De Ferrari:una grande signora italiana

Relazione della preside A. M. Tinarelli. Attraverso la figura di Maria Brignole Sale siamo state introdotte nelle grandi famiglie dogali genovesi, abbiamo varcato i portoni dei ‘rolli’, percorso le piazze e le vie di Genova, assistito al matrimonio tra la giovane donna, avvezza alla brillante mondanità parigina con il marchese Raffaele De Ferrari, ricco banchiere di indole schiva ma di indubbie capacità finanziarie-imprenditoriali, tali da fare accrescere in tempi brevi i già cospicui patrimoni. La vita famigliare è funestata dalla morte di due figli;il terzo figlio, filorivoluzionario e ribelle,al punto di rifiutare la paternità di De Ferrari, non porterà né quiete né gioia. Rimane però alla coppia il desiderio di ‘fare del bene agli altri’ ed è in quest’ottica che si collocano la donazione da parte del marchese De Ferrari, nel frattempo divenuto anche duca di Galliera, di venti milioni per il miglioramento del porto di Genova, l’acquisto di tenute intereper introdurre coltivazioni fino allora inesistenti come il riso, investimenti per la rete ferrovia e per altre infrastrutture… Non di minore rilevanza è l’attività filantropica della duchessa, testimoniata dagli Ospedali "Galliera", "S.Andrea" "S.Filippo" , dalla donazione al Comune di3GE di Palazzo Bianco e di Palazzo Rosso. A ciò si aggiungano la creazione di orfanotrofi, case di riposo, la trasformazione di una grande tenuta in una scuola per studenti non abbienti. Pur tralasciando tante altre iniziative benefiche intraprese dalla nobildonna, già da quanto detto emerge con evidenza il suo illuminato senso civico.. La relazione, ricca di riferimenti storici puntuali e di aneddoti piacevolissimi è stata seguitacon grande interesse; un grazie sentito alla relatrice. Mara Betti Sammarini addetta stampa