Club di Roma Nord - Incontro con la dott,ssa Simona Travaglini
Nella Sala riunioni della Sede della Banca Generali Private il 21 ottobre la dott.ssa Simona Travaglini ha tenuto, dopo la pausa estiva, un primo incontro sull’argomento “Lo status della donna nel mondo islamico”, che farà parte di un ciclo di conferenze iniziate già lo scorso anno. La dott.ssa Travaglini ha riepilogato per chi non fosse stato presente ai suoi precedenti incontri i principi fondamentali della religione musulmana, la distinzione tra paesi “arabi e paesi musulmani”. Ha parlato quindi delle due Fonti principali dell’Islam (Il Corano e la Sunna), dei 5 pilastri su cui si basa la religione, della distinzione tra Sciiti e Sunniti e soprattutto del ruolo della donna nella famiglia. Tutti argomenti che hanno suscitato molto interesse e molti interventi da parte del pubblico presente. Nel periodo preislamico la donna era considerata un oggetto senza diritti giuridici né patrimoniali. Maometto cambiò le condizioni delle donne migliorandole, infatti all’inizio la religione islamica non era misogina, lo divenne in seguito a causa dell’interpretazione delle fonti effettuata dagli uomini, che hanno creato una legge fatta dagli uomini a favore degli uomini. Anche il velo inizialmente era usato solamente come segno di distinzione di classe e non di costrizione, ed era diffuso già prima dell’avvento dell’islam. Il matrimonio è un contratto civile e non religioso e lo sposo è tenuto a dare alla sposa una dote che rimarrà sempre di sua esclusiva proprietà, anche in caso di ripudio o di divorzio. Nella famiglia islamica l’educazione dei figli segue delle regole ben precise; il figlio maschio rimarrà sotto la tutela della madre fino all’età di 9/10 anni e sarà circondato da molto affetto, sono vietati rimproveri e punizioni, poi passerà sotto la tutela del padre, la figlia femmina rimarrà di più nell’ambito femminile; la ragazza dovrà principalmente diventare una buona moglie e una buona madre.