SINDROME DEL DOLORE VESCICALE TRA PRESENTE E FUTURO videoconferenza della Prof.ssa Maria Angela Cerruto
La Prof.ssa Maria Angela Cerruto, nostra relatrice, prima donna Direttore delle Scuola di Specializzazione in Urologia presso l’Università di Verona, ha al suo attivo numerose pubblicazioni scientifiche nazionali e internazionali. Si occupa in particolare di Urologia funzionale, neurourologia, neuro modulazione sacrale e qualità di vita nei pazienti con patologie urologiche, sia oncologiche che funzionali. La Professoressa inizia spiegando che il dolore è un’esperienza sensoriale ed emotiva associata a un danno del tessuto reale o potenziale, che si manifesta anche come un sistema di sopravvivenza e di difesa. Il dolore vescicale si inserisce nel più vasto capitolo del dolore cronico, la cui valutazione essenziale deve per prima cosa escludere altre patologie (batteri intestinali, endometriosi, aspetti gastrointestinali e neurologici, problematiche concernenti la vagina, candidosi, ecc…). È indispensabile una corretta gestione del paziente perché questo tipo di sofferenza porta ad una sostanziale compromissione della qualità della vita e il dolore e i sintomi di ansia necessitano di un approccio olistico alla gestione con assistenza multi-specialistica e multi-disciplinare. La gestione farmacologica della sindrome di questo tipo di dolore è discrepante e se si è in presenza di lesioni visibili si passa alla diatermocoagulazione o alle iniezioni di agenti steroidei. L’utilizzo di tossina botulinica precede, quando è possibile, l’uso chirurgico della distruzione di un organo perché sacrificare una parte del corpo è sempre una sconfitta. Come prevenzione la professoressa Cerruto consiglia di fare attenzione alla vescica svuotandola quando si sente lo stimolo per non inibirla ed impigrirla. La nostra relatrice termina ringraziandoci per il nostro service destinato all'associazione RI.DO.PE., di cui è Presidente la nostra socia Perla Stancari, destinato a potenziare e sostenere la ricerca e ricordandoci che la vescica è considerata dai Cinesi "lo specchio dell'anima".