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OMAGGIO A CAMILLE CLAUDEL - Relatore Prof. DARIO PINTON - ore 18.00 su Zoom

Tragico destino quello di questa artista-scultrice esplorata dall’abile e dotta conversazione del Prof. Pinton. Dal 1913, si consumano trent’anni della sua vita, fra stenti, lettere e richieste mai esaudite, in un manicomio. E malgrado fosse stato evidenziato dai medici, che l’ebbero in cura, la non pericolosità per se e per gli altri, fu volutamente lasciata morire nell’intelletto, nello spirito e nel corpo. Tradita dalla propria famiglia, in primis la madre ma anche dal fratello Paul, troppo preoccupato per la propria carriera, temendo che la sorella, vissuta oltre i confini della rigida educazione dell’epoca, potesse nuocergli. Così si spegne questa artista, nel 1943, in Francia, in totale solitudine. Di Camille Claudel, nata del 1864, restano però le sue opere, in una sala del Museo Rodin, a lei dedicata e voluta dallo stesso Rodin, prima suo maestro, poi suo compagno per tredici anni. Una lunga, intensa e sofferta relazione intellettuale fra i due che ha suggellato questo periodo come il più artisticamente fecondo di Camille. Periodo nel quale, come ben cita il Prof. Pinton, si assiste agli “scambi e passaggi” fra due scultori, che traendo ispirazione da Donatello, Michelangelo ed altri del passato, si influenzano a vicenda. Con una panoramica sull’epoca vissuta da Camille Claudel, sulla tenacia e capacità pensante, inusitata per l’epoca, di questa straordinaria scultrice, tradita anche dal suo compagno Rodin, che infatti malgrado le promesse non la sposerà mai, si susseguono le diapositive con le quali il Prof. Pinton, attraverso raffronti e analogie, ci invita a entrare spiritualmente nelle opere da lei scolpite. Postumo, riconoscendo finalmente il valore artistico di Camille, le è stato dedicato un Museo a Nogent-sur-Seine. Hanno assistito a questo incontro, oltre 40 persone, fra cui la BD, Gemma Pirondini PHF, la DPN,Donatella Nicolich PHF, la VG Rossana Zen, le Presidenti e Socie dei Club di vari Distretti, tutte salutate dalla nostra IPP Francesca Miani.