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INCONTRO CON LA POETESSA DIALETTALE NORMA BOMBELLI

Dopo i lavori relativi al secondo CEC e alla seconda Assemblea, le socie hanno avuto modo di conoscere la poetessa dialettale Norma Bombelli, che era stata invitata a leggere alcune delle sue poesie in dialetto Bosino. Norma è stata presentata dalla socia Ornella Milani che ne ha parlato in termini entusiastici, mettendo in rilievo le sue capacità poliedriche. Lei infatti, non solo si distingue nel campo della poesia, ma possiede una eccezionale manualità, che le permette, per esempio, di confezionare con grande abilità le Pigotte, bamboline speciali diverse da tutte le altre, che di solito sono fatte con materiali “poveri”. Norma ci ha letto alcune delle sue poesie, in particolare quelle che le hanno permesso di ottenere premi e attestazioni di merito. Le sue composizioni sono state una rivelazione: quella in cui viene descritto minutamente il procedimento per preparare un buon risotto allo zafferano, che termina con la bella immagine del riso che assume il colore del sole; poi altre divertenti come quella che racconta i suoi goffi tentativi di imparare l’inglese e che si conclude con lei che continua a speak…in dialetto. Vorrei ricordarne altre. Una molto dolce e leggera come il suo titolo:”Farfalla”, e un’altra commovente “Alpino”, in memoria dei caduti di tutte le guerre. E poi ancora quella degli uccellini che si sono fatti il nido sotto la plafoniera del palazzo della Prefettura, tra le proteste dell’usciere, che vede lordato tutto il soffitto, ma non può fare nulla perché il nido è pieno di passerottini. Naturalmente senza il dialetto e la dizione di Norma le poesie perdono molto del loro fascino, posso dire però che noi tutte abbiamo apprezzato, compreso e applaudito con convinzione. Norma Bombelli e altri come lei cercano con i loro scritti di risvegliare l’amore per i dialetti, che dovrebbero essere considerati da tutti una vera ricchezza, un patrimonio che non va distrutto, ma che oggi si stanno perdendo per sempre.