IL MIRACOLO della Beata Vergine delle Lacrime
Treviglio, in diocesi di Milano e provincia di Bergamo, custodisce un magnifico Santuario dedicato alla Madonna delle Lacrime, frutto della fede generosa e riconoscente di una popolazione religiosissima che sente di dovere la propria salvezza ad un intervento prodigioso della Vergine.
?Il 27 febbraio 1522 giunge a Treviglio la notizia che Lautrec muove da Cremona con l’intenzione di saccheggiare e distruggere la città. Sono inutili tutti i tentativi di mediazione da parte dei Consoli e del Clero. La popolazione, perduta ogni speranza umana, pone tutta la sua fiducia in Dio e nella Vergine Maria: le chiese si affollano, si veglia tutta la notte in preghiera. All’alba del 28 febbraio la città si desta gravata da un silenzio funereo, rotto solo da singhiozzi di disperazione:
Improvvisamente una voce si diffonde per ogni contrada, accolta da grande emozione: “Miracolo! Miracolo!
L’immagine della Vergine in S. Agostino piange e suda!”.?
Verso le ore 8 di quel venerdì 28 febbraio 1522, l’Immagine della Madonna dipinta sul muro della chiesa di S. Agostino, annessa al monastero delle Agostiniane, incomincia a spargere abbondantissime lacrime dagli occhi e sudore da tutto il corpo. Alcune donne, più vicine all’Immagine, sentendo delle gocce cadere, pensano che piova; ma dalla finestra il cielo appare sereno e lo stillicidio è abbondante. Inoltre il muro accanto all’immagine è perfettamente asciutto.?
Tra la meraviglia e la commozione generale, si constata che gli occhi della Madonna versano lacrime e che tutto il corpo è cosparso di abbondante sudore.
I soldati francesi constatano il fatto e, profondamente impressionati, ne informano Lautrec che, a cavallo, giunge subito presso la chiesa di S. Agostino, vi entra e constata che l’Immagine della Madonna è velata di lacrime e di sudore, mentre rimane perfettamente asciutta quella del Bambino, come pure il muro circostante.
In preda a grande commozione, piega il ginocchio davanti alla Vergine, tenta egli stesso di asciugare con pannolini quel pianto, ma le lacrime ricompaiono, ed il prodigio continua per sei ore consecutive.?
Tutta la città esulta di gioia, ed il generale Lautrec, impressionatissimo, assicura gli abitanti di Treviglio del suo perdono.
Le campane della città suonano a festa, tutti esultano!
Il generale e gran parte degli ufficiali, in ginocchio, depongono ai piedi della Madonna le armi, le corazze ed i superbi cimieri.?
La città riconoscente ha innalzato alla Vergine un magnifico Santuario, vero monumento di fede e di arte, frutto dell’amore degli abitanti di Treviglio a Maria.
(Don Mario Morra SDB)