2012 / 2013


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IW Brescia Nord - Feng Shui: l’arte di armonizzare gli spazi

La nostra socia ed amica Silvia Archetti Voltolini ci ha condotto, attraverso l’ausilio di numerose immagini, nel suggestivo mondo del Feng Shui. Il Feng Shui, disciplina orientale che ha origini antichissime, risalenti addirittura al paleolitico, ritiene che il mondo che ci circonda derivi da due elementi principali: vento (feng) e acqua (shui). La medesima teoria dualistica secondo il Taoismo, riconosce nello yin la componente femminile, umida e oscura e nello yang la parte maschile che risulta essere calda e luminosa. La combinazione di vento e acqua determinano il livello di salubrità di un luogo, influendo quindi anche sul benessere delle persone, in esso presenti. I principi del Feng Shui possono essere applicati a differenti ambiti della vita quotidiana. L’architettura e l’arredo d’interni, settori professionali nei quali Silvia si è specializzata, si relazionano con questa visione del mondo attraverso regole ben definite; ad ogni punto cardinale corrispondono, infatti, alcuni accorgimenti che ottimizzano l’equilibrio di un’abitazione. A nord troviamo la tartaruga, una protezione contro le minacce provenienti dall’esterno, a sud la fenice rossa uno spazio aperto dal quale dominare la natura, a est è consigliata una vegetazione alta e rigogliosa che fornisca il giusto schermo dai raggi del sole, in tal modo filtrati, ad ovest, infine, sono preferibili piante più basse e cespugli per offrire una via di fuga. Il medesimo ragionamento vale anche per gli spazi interni; ogni stanza, a seconda del suo orientamento verso il sole è idonea per svolgere le differenti attività della vita di tutti i giorni. L’avvento della tecnologia ha ampliato le conoscenze richieste ad un architetto Feng Shui, che è diventato anche un esperto nell’individuazione di campi magnetici e delle contromisure da adottare per migliorare il benessere degli inquilini. Un valido aiuto in questo senso è fornito anche dai gatti di casa che, contrariamente ai cani ed agli umani preferiscono riposare sui nodi di Hartmann. Tali punti sono una concentrazione di energia negativa per l’uomo, ma positiva per i felini. La cromoterapia completa il quadro, poiché fornisce indicazioni precise riguardo le sensazioni che i singoli colori suscitano nell’essere umano: ricordiamo la riflessione sulle tonalità del rosso, utilizzate, per esempio, nei fast food poiché le stesse stimolano un ritmo di vita elevato e riducono al minimo indispensabile la permanenza nel locale. L’ultimo passaggio di questa interessante relazione è riferito alla dimensione urbanistica: le strade e le piazze non devono mai essere diritte e ad angolo retto, ma seguire la natura e le sue forme privilegiando quindi curve o elementi circolari. L’aspetto più affascinante di questa disciplina, che appare lontana ai più, sia a livello spirituale, sia temporale, è che invece possiamo ritrovarne esempi tangibili più o meno vicino a noi, come la Muraglia Cinese o Piazza San Pietro. L’interessante relazione terminata con un meritato applauso, è stata intervallata da dimostrazioni pratiche da parte di Silvia, riguardo la ricerca dei nodi di Hartmann. L’argomento è stato spunto di conversazione durante la cena che ne è seguita.