2010 / 2011


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IW Verona - Restauro cippo funerario Romano

La Presidente dell’Inner Wheel Verona, Francesca Roberti, e le Socie tutte hanno deciso che il service più rappresentativo per l’anno 2010-2011 fosse di carattere culturale: il restauro di un manufatto antico. Le motivazioni sono state varie: una considerazione generale, perché la diffusione della conoscenza, anche del passato, può agevolare la comprensione del presente, della personalità individuale e collettiva; una valutazione specifica, perché i luoghi deputati al mantenimento dei reperti, i musei, vivono in questa temperie un momento di grave disagio per la penuria dei fondi erogati dal Ministero dei Beni Culturali e l’intervento privato può costituire un utile mezzo di salvezza; una motivazione intrinseca alla natura della nostra città, perché Verona “ha una ricchezza di resti e testimonianze che ne fanno un consistente contraltare archeologico, intimamente imparentato con le glorie di Roma” (P. Paganini “Antiche mura –L’Adige in latino“). Dopo un’accurata visita al nostro Museo Archeologico, che sorge a fianco del più noto Teatro Romano, seguendo i consigli della responsabile didattica, dott.ssa Margherita Bolla, che ci ha fatto varie proposte, tutte, in modo unanime abbiamo scelto come oggetto del finanziamento per il restauro un cippo funerario, che per la finezza del bassorilievo e per la dolcezza dell’immagine, ha colpito la nostra sensibilità . Il cippo a forma di parallelepipedo (cm 133 x 43 x 45), in calcare ammonitico della Valpolicella, situabile nella prima età imperiale romana, rappresenta un Erote alato, appoggiato a una fiaccola rovesciata, simbolo della vita che si spegne, mentre in atteggiamento pensoso appoggia il mento alla mano. Ci siamo quindi attivate con lotterie, tombole, tornei …per reperire i fondi necessari. Nonostante la crisi siamo riuscite nel nostro intento e il cippo restaurato sarà presentato al pubblico il prossimo 12 maggio. Il sapiente restauro conservativo ha ridato alla pietra il suo originario colore, i contorni della figura sono stati ripuliti e ridefiniti e ora il cippo campeggia nella terrazza principale del Museo con una didascalia che, accanto alle note storiche esplicative, indica il nostro Club come sponsor del restauro. È questa una grande soddisfazione per tutte noi: il dolce angelo della morte con la fiaccola reclinata sembra suggerire il pensiero dell’abbandono, ma la serenità di quel volto di fanciullo rassicura per un certo Aldilà. Questo impegno vuole testimoniare la consapevolezza che la cultura è un bene grande per tutti, soprattutto in questi momenti in cui la nostra identità sembra perdersi.