18° Convention IIW - Evento Virtuale
Grandissima emozione fin dall’alba: ansia, qualche timore d’inciampo, ma intenso il desiderio di entrare nel 18.o Appuntamento IIW, prima Convention virtuale! Inizia l’evento atteso con più di 4000 socie provenienti da più di 70 paesi nel mondo, collegate: in questa fase critica della vita, definita sospesa, è un dono esserci, partecipare ad una Convention così viva, da essere vissuta come in “presenza” al padiglione d’ingresso, alla visuale d’assieme: un turbinìo di emozioni difficili da esprimere con la parola, ma grazie alle quali si ha la dimensione fisica, etica e culturale dell’internazionalità dell’Inner Wheel! Nella Convention Hall momenti di straordinaria bellezza, di profonda spiritualità: dall’accensione della candela alla preghiera dovuta, prima del “viaggio”. Un aiuto a Ganesh, dolcissimo elefante, mito che disvela il suo legame protettivo con le donne. Quel topolino ai suoi piedi simboleggia l’ego. Come Ganesh, dobbiamo superare egocentrismi, governare le nostre emozioni per quel “noi” da vivificare, espresso nella prolusione della Presidente Internazionale, centrata sulle sfide che l’oggi ci impone con processi di cambiamento e valorizzazione dell’appartenenza, incoraggiando le giovani a condividere mission e progetti, con umiltà, sensibilità, intelligenza comunicativa. Profondo il dialogo con Vinita Baljee: dal cambiamento dentro il sé all’accensione del cambiamento del sistema nell’ottica di un’interazione di generi. La struttura digitalizzata ci permette di spaziare per cogliere molti “doni”. Suggestiva la danza: massima espressione della spiritualità indiana, più che fisica, metafisica! Un’occhiata ai padiglioni, ritorno alla Convention Hall per rilevare passaggi delle relazioni, tra cui quella interessante di Ebe Martines. Atteso il momento istituzionale di discussione sulle proposte. Sicero l’incontro con i membri delle ONG, lanci di sviluppi, progetti realizzati. Coinvolgenti i tours: dalla capitale, alla città rosa, a quella dell’amore!
L’animo s’illumina e, come recita un verso aulico, sentiamo persino “lontane le disarmonìe / della storia e della vita”. (Tiziana Rossetto)