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La doppia vita di Raffaello è nel doppio ritratto - IW Day con il “ divino dipintore urbinate”

Abbiamo accolto l’invito a collegarci, in occasione dell’IW Day, per un incontro di spessore culturale, organizzato dal club Salò-Desenzano, che ringraziamo vivamente. Cordiali i saluti della Presidente Rosa Marai e della Governatrice Cristina Groppali, che hanno ricordato il valore dell’Inner Wheel Day, ricorrenza che dal 1969 si ripete, augurando a tutte un buon anniversario con una “pagina” gloriosa della storia dell’arte! La relatrice, prof.ssa Romanella Gentili, ha espresso la grandezza del “ divino dipintore”, citando la preziosa fonte del Vasari, che disvela una certa ritrosia nella descrizione del mistero di una doppia vita di Raffaello e preferisce, invece, far brillare lo studio, le virtù dell’animo. Cresciuto nella bottega del padre e del Perugino, allaccia rapporti di amicizia coi grandi del suo tempo, con Agostino Chigi, banchiere ricchissimo, col Cardinale Dovizi di Bibbiena che gli avrebbe voluto imporre il matrimonio con la nipote. Si innamora perdutamente della bellissima figlia del fornaro di Contrada S. Dorotea in Trastevere. Fornarina o cortigiana di lusso? Con lei alloggerà fino alla morte nel palazzo di Chigi e sarà sua musa e modella. La ritrosia sulla vita di Raffaello del Vasari persiste nelle pagine a lui dedicate, lasciandosi sfuggire solo qualche sparuto indizio, peraltro espresso nel famoso Doppio ritratto, che Romanella ha letto con dovizia di particolari e di riferimenti storici. Doppio ritratto, doppia vita? Molto eloquenti, senza dubbio, volti, gesti e giochi di sguardi. La prof.ssa Romanella ci ha affascinato, trattando con precisione e delicatezza un tema dibattuto da secoli, intorno al quale si sono scritte pagine di critica pungente, dense di incertezze enigmatiche. Anche l’epitaffio nel Pantheon fa esplodere la grandezza di Raffaello: perfino Madre Natura temette di essere vinta …di morire con lui…