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“Abitare il bello attraverso l’arte”- VISITA A

Prima uscita informale del club. I dintorni di Brescia nascondono sorprese non comuni e “Casa Zani” è certamente in primo piano in quanto ad inattesi incontri con la Bellezza. Fu costruita attorno al 1976 con l’intento di renderla via via una Domus romana, dotata di Impluvium, di camminatoi, di una fruibilità particolare del giardino, quasi un tutt’uno con l’abitazione stessa. Interessante la struttura, con la sua eco classica, ma ancor più sorprendente l’interno che cela anni di ricerche, di attente riflessioni, nulla è lasciato al caso. Gli oggetti, i mobili sono scelti con cura e rivelano una predilezione per la Roma barocca, la Venezia del ‘700, Parigi e la Francia, Napoli e la Cina. Ogni cosa si armonizza in un trionfo di Bellezza, di colori, che recano la traccia indelebile del gusto e del senso della vita e delle cose che aveva il proprietario Paolo Zani. Si avverte il suo sguardo imperioso, sicuro nella scelta degli oggetti e attento a disporli perché essi raccontassero la sua storia e lui di certo, attraverso essi, un poco continuasse a vivere. Interessanti i cassettoni dell’ebanista Maggiolini, sorprendenti i Tiepolo, i Canaletto, i Guardi e la splendida “Cleopatra Barberini” di Giovanni Lanfranco, ospite nella casa sino al 25 ottobre. Eppure non si esaurisce in una descrizione la bellezza raccolta in questa casa costruita attorno alle cose, non viceversa. I colori sono spesso punti particolarissimi di blu, di verde; i dettagli appaiono curati e appagano anche i più esigenti. La Cina è attestata con porcellane preziosissime, con particolari “cineserie”. Ci si perde e si esce un poco frastornati da questo tripudio di arte. Un regalo a Brescia e ai bresciani perché essi lo diffondano nel mondo e il raffinato collezionista e la sua cara figlia, accomunati da un destino impietoso, continuano a dialogare con noi e a renderci partecipi di quell’angolo di paradiso che hanno condiviso in terra .