INTERCLUB CON ROTARY PADRINO E ROTARACT. LE FRECCE TRICOLORI CON NOI!
C’erano almeno due bimbi ( e forse qualcuno di più) ieri sera, nell’incontro speciale, con il comandante delle Frecce Tricolori Mirko Caffelli e con il capitano Liberata D’Aniello, presente il col. Ignazio Vania, fratello di Liviana che ci ha fatto questo speciale regalo. Si torna sempre un poco bambini, di fronte ai sogni, al cielo, alla sfida coraggiosa. Una bimba era un poco la nostra presidente Liviana, che emozionata ha , con un pizzico di nostalgia, ripercorso il proprio passato, la propria storia personale e familiare, intrecciata a quella delle Frecce Tricolori. Qualcosa di energicamente fanciullesco si avvertiva nella presentazione appassionata del comandante Mirko Caffelli che ha raccontato, da un lato, la storia personale di un sogno “privato” che si è realizzato (l’entrare in un corpo sceltissimo, dopo una selezione rigorosa), dall’altro, ha tracciato la storia della Pattuglia acrobatica nazionale, orgoglio ed eccellenza della nostra Italia. Le Frecce rappresentano un mondo rimasto simile a se stesso negli anni, perché la tecnologia è in secondo piano, incapace di misurarsi con le mille variabili del cielo, del volo acrobatico e così abilmente “sincronizzato”. Lì c’è l’uomo. Per questa ragione tanto rigorosa è la selezione cui i piloti vengono sottoposti: solo il 3% dei piloti militari può aspirare a questo ruolo. Tutti i soggetti devono collaborare e le dinamiche di gruppo sono fondamentali. Anche le donne stanno entrando nelle Frecce e il capitano Liberata D’Aniello ha accennato alla propria esperienza con entusiasmo. Una presentazione ricchissima di spunti che ha toccato la storia, la fisica, la psicologia e , a tratti, la metafisica. Si è fatto tardi troppo presto e avremmo voluto trattenerci più a lungo. Ci è rimasta la sensazione gioiosa delle sfide che l’Italia sa vincere, la sensazione delle vite che sono più piene quando incontrano la propria “vocazione” e l’ immagine meravigliosa dei cieli solcati dalle Frecce di Rivolto.