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Conferenza

“Un uomo che ha come orizzonte il mare nei cui valori e qualità si riconosce”. Così il Commodoro dell’IYFR Enzo Pirato ha presentato il relatore dell’incontro dedicato al tema “Il Mito del mare”, svoltosi il giorno 19 gennaio presso l’Hotel Internazionale di Brindisi in collaborazione con i Clubs Inner Wheel Brindisi Rotary Brindisi, Brindisi Valesio e Brindisi Appia Antica. Nicolò Carnimeo, scrittore e docente di Diritto della Navigazione presso l’Università di Bari, ha raccontato le storie, le emozioni, le parole del mare per scoprire e comprenderne la sua voce. Il mare come metafora dell’animo umano: la solitudine, il senso di abbandono e di impotenza, la libertà, la sfida dell’ignoto, l’armonia e la pace.. Quella pace che lo scrittore trova nel suo “luogo dell’anima”: la Stazione di Vedetta sul Mediterraneo del porto di Giovinazzo che, come una nave di pietra, si affaccia per tre lati sul mare. Divenuta sede di una Associazione Europea, si occupa di riscoprire i valori dell’identità marinara e promuove la cultura e la letteratura del mare. Ma la voce del mare è, oggi, anche un grido di dolore, dei tanti che, attraversando il Mediterraneo, vanno incontro alla morte. Il marinaio, depositario di coraggio, onestà, paladino di ogni giusta causa, capace in ogni momento di difendere il diritto del mare, pronto a salvare chi è in difficoltà, non può permettere che un elemento di vita seppellisca cadaveri e che si trasformi da “nostrum a monstrum”, come dice lo scrittore Alberto Cavanna. In prospettiva, il prof. Carnimeo, organizzatore da anni del Festival della Letteratura “Mare d’inchiostro”, intende valorizzare la dimensione storica del mare, attraverso una ricerca e successivo allestimento di una mostra permanente con fotografie e cimeli legati al periodo della “Valigia delle Indie” (1870-1914), allorquando l’Adriatico è stato al centro degli scambi con l’Oriente e Brindisi, un porto di grande interesse per il traffico di merci e passeggeri.