UNA GIORNATA SPECIALE di Erminia Mesiti Vermiglio
“Ave Caesar!”, ma questa volta il saluto arriva non dai morituri bensì da centinaia di persone radunate su un sito archeologico tra i più importanti d’Italia, Aquinum, per salutare Cesare (la testa marmorea rinvenuta nel sito) che parte per la Danimarca, dove saranno effettuate analisi specifiche sui pigmenti. Il 12 settembre è stata, per il nostro Club, una giornata speciale, vissuta all’insegna dei valori più alti dell’essere umano: amore per la storia, amore per la cultura, amore per il nostro territorio e rispetto per l’arte e, non ultimo, esaltazione dell’amicizia concretizzata nello spirito di gruppo e di collaborazione. Abbiamo avuto l’onore e il piacere di essere guidati, nella visita agli scavi, dal professor Giuseppe Ceraudo dell’Università del Salento, docente di Topografia antica i cui molteplici titoli non starò ad elencare. Tra questi è, però, opportuno segnalare la carica di Direttore scientifico responsabile dal 2013 dell’Area Archeologica di Aquinum, nel Comune di Castrocielo. Il sito archeologico si trova a metà strada tra Roma e Capua e si estende su una superficie di 100 ettari su cui sorgeva una città romana popolata da circa 60/80 mila abitanti. (N.B.Pompei ha un’estensione di 60 ettari per 40.000 abitanti). La zona di lavoro recintata è di 8 ettari, nemmeno un decimo di tutta la superficie da scavare. Si è giunti a scoprire quest’area attraverso ricognizioni topografiche sul terreno, immagini aeree e satellitari. Gli studiosi hanno notato, ci racconta il professor Ceraudo, che in alcuni punti l’erba era più gialla e che ai lati dell’area ingiallita l’erba era più rigogliosa. Attraverso questo rilevamento si sono potute individuare strutture sepolte dell’antico impianto urbano proprio sotto l’erba meno rigogliosa. La visita inizia con l’attraversamento del cardine o cardo che dalla via Latina portava all’imponente edificio termale della città romana, Aquinum appunto (città dell’acqua). ( Continua nella sezione " Documenti")