Eventi


<< torna all'elenco

A CASA DI GIOVANNA ZAMBONI

E’ diventato ormai piacevole consuetudine, nel periodo prenatalizio, essere ospitate nella bella ed accogliente casa di Giovanna. Ospite d’eccezione, Don Maurizio Viviani, Parroco di S. Fermo, che ci ha intrattenute sull’argomento “Storia del Presepe nella Tradizione”. Da molto tempo, ha voluto sottolineare, nelle scuole, ambiente laico per eccellenza, c’è la tendenza da parte dei dirigenti scolastici a non permettere che vengano fatte rappresentazioni, recite e quant’altro, per non urtare la sensibilità di chi ha abbracciato altre religioni. Per capire bene questo singolare simbolo della nostra cultura, Don Viviani ha fatto un rapido excursus, citando i Vangeli di Luca e Matteo, che ci hanno dato informazioni dettagliate sull’Annunciazione e sulla nascita di Gesù Cristo. Colui che ci ha invitato a fare il Presepio ogni anno, ed il primo a realizzarlo fisicamente è stato S. Francesco, il quale in un suo viaggio in Terrasanta, a Betlemme, vide il luogo in cui nacque Gesù. E’ così che, quasi alla fine della sua esperienza terrena nel 1223, a Greccio, in provincia di Rieti, trovò un ambiente molto simile a quello che ricordava. Informò il Papa Onorio III, chiedendo il permesso di riprodurre, proprio lì, la nascita di Gesù. Era il 25 dicembre 1223. In un suo scritto questo piccolo e umile frate di Assisi, ne spiega il motivo e cioè “fare memoria di quel bambino nato a Betlemme, per poter in qualche modo intravedere con gli occhi del corpo i disagi in cui si è trovato. In quella scena si onora la semplicità si esalta la povertà, si loda l’umiltà”. Ecco quindi come immagini, tradizioni, presepi sono un modo per vivere e per far nostro un messaggio antico, che è di una straordinaria attualità.