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Partecipazione alla conferenza del Club di Venezia su "Camille Claudel"

“Camille Claudel, la vita e le opere mai abbastanza esplorate di una artista, come tante di esse, rimasta nell’ombra per troppo tempo. Una donna dallo spirito energico, caparbia, tenace, dalla chiara volontà di misurarsi con la forza della sua arte, la scultura, in un mondo unicamente rivolto al maschile.” Con questo “ritratto” lo Storico dell’Arte Dario Pinton ci ha invitate a ripercorrere la storia di Camille Claudel, vissuta a cavallo tra ’800 e ’900, nella Francia dei grandi artisti. Di Auguste Rodin è stata musa e allieva in una relazione complicata e appassionata che l’ha segnata per tutta la vita. L’arte di Comille e di Auguste si influenzano a vicenda, si intrecciano in un legame per quei tempi impossibile e che deve finire. Sorella del letterato e diplomatico Paul Claudel, ha creato e subìto un rapporto talmente difficile con la famiglia tanto da internarla, ancora giovane e contro lo stesso parere dei medici curanti, per un lungo periodo in manicomio e, soprattutto, in una solitudine angosciante. In vita, la sua arte non ha avuto il meritato riconoscimento, ma ha lasciato agli eredi (figli di una sorella) e all’Arte un patrimonio ora custodito, a pochi chilometri da Parigi, nel Museo di Nogent-sur-Seine a lei dedicato. Ringraziamo le Amiche dell’Inner Wheel Club di Venezia per averci dato la possibilità di partecipare a questa lezione di Storia dell’Arte e un grazie speciale a Dario Pinton, che con grande modestia ha chiesto, fin dall’inizio, di non essere presentato con titoli accademici ma come “veneziano”; in questa autodefinizione ritroviamo perfettamente la sua cultura, la sua verve e la sua confidenza con il “bello”.