STORIA DEI COLORI: NELL’ ARTE, NELLA SOCIETA’, NELLA POLITICA, NELLA RELIGIONE
Giovedì 14 novembre, ci siamo incontrate, presso il Centro Pastorale Paolo VI, per ascoltare dalla prof. Mariavittoria Facchinelli la “Storia dei colori nella società, in particolare del colore blu”, in sintonia con il tema del nostro anno sociale “nel blu dipinto di blu”. Il blu è un colore rassicurante infatti i cartelli stradali a fondo azzurro “sono autorizzativi”, la bandiera e i caschi blu dell’ONU “proteggono”, ma è anche il colore della tristezza non a caso i canti degli schiavi neri nelle piantagioni americane vennero chiamati da Antonio Maggi “blues”ad indicare appunto lo stato d’animo greve degli schiavi. il blu venne invece molto usato dagli Egizi che lo Assente nella preistoria nelle pitture rupestri, consideravano il colore divino. Compare poco nel periodo dell’impero romano perché all’epoca veniva considerato il colore dei barbari, questi ultimi, infatti, si dipingevano il viso di blu per andare in battaglia. La parola “blu”, infatti, deriva dal germanico “blau”. Perché il blu diventasse un colore più comune, furono necessarie due cose: primo, che le materie di base per la pittura e la tintura delle stoffe non fossero più un bene raro e difficile da distillare; secondo, che nuove abitudini si sedimentassero nell’inconscio collettivo trasformando la sensibilità ed il gusto degli individui. Viene così introdotto nella pittura il blu, che dal Rinascimento in poi, diventa un colore molto usato, anche se il suo utilizzo era legato alla ricchezza della committenza. Con la produzione del pigmento artificiale, l’uso del blu divenne di più largo impiego, oltre che nell’arte nelle sue varie espressioni, nell’abbigliamento e in svariati campi. Piacevolissima serata, a farci gradita compagnia le Presidenti degli altri Club bresciani e le ospiti delle socie. La relatrice parla ed il tempo scorre via veloce senza che ce ne accorgiamo, tutto è molto interessante. Infine, la cena e il piacere di essere ancora una volta insieme.