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Il Club IW Torino Europea C.A.R.F. incontra Sandra Reberschak

Martedì 4 Febbraio nelle sale de “Il Circolo” abbiamo conosciuto una donna molto interessante che ha saputo farci riflettere sul tema della persecuzione razziale con un tocco di leggerezza e di ironia. La nostra relatrice ha esordito definendosi “un’ebrea molto fortunata” ed in quanto tale ha scelto di raccontarci i suoi ricordi di un periodo molto difficile senza indulgere alla tristezza, ma facendo emergere quanto di positivo poteva essere trovato. I suoi ricordi personali di bambina hanno attraversato gli anni della persecuzione razziale, l’abbandono dell’amata città natale, Venezia, il trasferimento a Torino per sfruttare l’anonimato, le difficili condizioni di vita caratterizzate dai continui spostamenti alla ricerca di un luogo sicuro, fino alla fuga nelle campagne, la solidarietà di piccole comunità e l’incontro con il cristianesimo, sempre con una narrazione disincantata che sapeva provocare anche un piccolo sorriso. In tante difficoltà, la luce era rappresentata dalle tante persone che con grande rischio personale, avevano offerto il loro aiuto ed una ospitalità in piccoli centri della campagna piemontese dove la bambina aveva potuto anche essere serena e apprezzare la natura ed il calore umano. A guerra finita ci fu per Sandra un periodo di studio ed affermazione personale, ma di silenzio sulle sue esperienze, comune a tanti ebrei, deportati e non, che sentirono il bisogno di riflettere e chiudere dentro di loro i ricordi pesanti della persecuzione. Importante fu, a distanza di anni, la svolta che portò la nostra relatrice alla scrittura per ricordare la figura del padre e ad intraprendere il cammino per il riconoscimento di “giusto” per il fabbro del piccolo borgo che li aveva ospitati, il piacere di ritrovare la figlia e altri testimoni per condividere con loro i ricordi ed in seguito un affetto che permane. E’ stato veramente positivo conoscere una persona che da tanto dolore ha saputo far emergere sentimenti positivi ed un messaggio di fratellanza.